Wannabe… blogstar?

Wannabe… blogstar?

E’ stata tracciata l’immagine della galassia blog.
Evviva.
Adesso, in ogni blog che leggo, trovo gli autori che si fanno pompini a vicenda (
cit.) del tipo "oh, guarda come siamo vicini!", e "accipicchia, sto proprio a fianco a Personalitàconfusa", piuttosto che "ehi! fatti più in là, non vedi che mi pesti le orbite?" (alcuni esempi concreti).
Bene.
Ecco. Io, accidenti a Keplero, non ci sono. Nemmeno ai margini di questa galassia.
Malapuella come Plutone: le viene rinnegato lo status di pianeta ed è quindi confinata ai margini dell’iperspazio, costretta a vagare come il più misero degli asteroidi senza meta nè fissa dimora.
A meno che – ed è la via che sto tentando – non riesca a suon di links a farmi risucchiare nel campo gravitazionale di qualche
big della galassia, che mi faccia conquistare almeno il titolo di satellite.
E poi.
Una sera parlando con
Ocrampal, uno che ne sa, uno che ha fatto Splinder, mica cazzi, dicevo: una sera parlando, Ocrampal mi dice:
"Hai notato che praticamente nei blog degli uomini commentano quasi solo donne, e nel blog delle donne commentano quasi solo uomini?".  Ahssiiì?
Ecco. Il mio blog, oltre ad essere un meteorite senza dignità, è anomalo pure da questo punto di vista. Le mie più fedeli lettrici e assidue commentatrici sono donne. Com’è?
E poi.
C’è la triste questione delle
cifre. Gli accessi. Le statistiche. Le pagine viste.
Numerini che salgono e scendono, ma che ahimè non appagano affatto la mia brama esibizionistica.
Io non pretendo di giungere ai livelli di alcune mie
esimie e splendide colleghe bloggher, che si sono meritate un posto di rilievo nella blogosfera grazie alla loro intelligenza e al loro talento e che per questo stimo profondamente, davvero.
Però.
E’ otto mesi che ho aperto questo blog. Mi sono impegnata. Ho aggiornato quasi quotidianamente. Mi sono ammazzata di aperitivi, feste e vita mondana. Mi sono pure accasata con un bloggher, per carpire il segreto del suo successo. Vi ho fatto ridere, vi ho mostrato la mia anima, vi ho raccontato i cazzi miei e un po’ anche quelli altrui, sono stata allegra, triste, polemica, ironica, istrionica, superficiale, poetica, acida, stridula, pedante, sorniona,  e… sinceramente, mettevi una mano sulla coscienza:
cosa potrei darvi di più?
cosa vi ho fatto mancare fino ad ora?
cos’hanno gli altri blog che io non ho?

… gradite forse del panettone?

Non per essere presuntuosa, ma volevo solo dare una mano per salvare il mondo!

30 Responses »

  1. okay, la tua iscrizione al club è accettata. dico a eiochemipensavo di cominciare a farti salire in classifica. ti mando via mail l’account paypal su cui pagare la quota annuale. sono cinquemila euro. buon natale a te.

  2. beh, non sempre sei stata gentile con le meteoriti che incontravi sulla tua scia…

    a me il panettone piace ma senza canditi e nè uvette; penso tu non ne abbia.

    :)

  3. dicevo..

    carino qui. davvero, complimenti.e complimenti per quella specie di panettone che ci hai messo:

    ma è proprio tuo?

    nel caso di risposta affermativa, puoi dirmi quante ore ti ammazzi in palestra e da quanto sei a dieta per avere certe forme! io mi ammazzo da anni e non ci riesco. ammettilo però, un po’ di celllulite lì sotto c’è almeno nascosta!

    Invidiosa :)

    Clau

  4. Ciao gnoccolona!!

    Ti lascio qui una cosetta che ho scritto qualche tempo fa.. hai visto mai che ti aiuti a diventare una blogstar!!

    ;-))

    “Posts & Tags”

    Forse non tutti sanno che scrivere un post inserendolo nella categoria “riflessioni” è altamente nocivo e sconsigliabile per la sopravvivenza dei blogger. Se pensate di scrivere una qualche sorta di analisi, critica, autocritica, positiva o negativa che sia, sulle vostre vicende personali o sulle vostre sensazioni, sappiate che ciò equivale a produrre un “post cagata”, vale a dire inutile spazzatura del pensiero che non può essere di pubblica utilità. Riflettere, analizzare e cercare significati, è sinonimo di sindrome “borderline”, quindi, o vi attrezzate con l’artiglieria, oppure è meglio che lasciate perdere, non tutti hanno il pelo sullo stomaco per avventurarsi sul terreno della web desolazione. Io faccio parte di questa categoria, e sopravvivo grazie alla mia ormai famosa ostinazione!!

    Se invece siete in grado di scrivere un post provocatorio, pungente e sensuale (con lo scopo di ottenere reazioni mirate al vostro personale tornaconto), o se, in alternativa, siete strategici opinion leader e avete ricette di vita, come prodotti da banco del supermercato, semplici da mettere in pratica, oppure, anche se siete un bravo art director in grado di pianificare una campagna teaser vincente… allora, avrete prodotto nuovi comandamenti utili alla vita del blogger medio e sarete immediatamente catapultati nell’olimpo delle blog stars, e avrete buone possibilità di dare una svolta significativa alla vostra vita. Quindi, se volete essere blogger di successo, ricordate di non utilizzare mai il Tag “riflessioni” e parlate il meno possibile dei fatti vostri…

    ;-D

  5. ziogiuce dice : il sarcasmo non è certamente la tua arma vincente, si, diciamocelo sinceramente tra di noi.

    non è una azione molesta, lascia cadere perplessa qualche volta qualcosa e non restare a bocca aperta se questa cosa non torna nelle tue mani….sinceramente vostre!

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