La vita d’ufficio è molto bella.
Molto più bella di come mi era sempre stata dipinta.
In quello che passerà ai posteri come il periodo delle lacrime* addirittura ero felice di stare in ufficio un numero inconguo di ore: qui, la mia scrivania quotidianamente pulita dagli elfi notturni, i miei cassetti rigurgitanti di graffette, mollettine, puntine, postit colorati, il mio schermo gigante, il telefono che a differenza del suo collega muto a casa suona in continuazione, qui nulla e nessuno mi può fare male. Pensavo.
E quattro capi che non solo non mi cazziano mai ma addirittuara sono gentili e simpatici. E la mia collega del pomeriggio che mi fa i massaggi shatzu. Qaderni puliti e banchi a volontà, quanti ne vogli quando voglio. E la macchinetta del caffè di George Clooney e lo stipetto della cucina rifonito di PanDiStelle e MordiMela. La routine rassicurante, gli orari stabili, il portiere sorridente che mi chiacchera mentre ritiro la posta e i giornali, il panettiere che ora mi conosce e mi offre i pasticcini.
Secondo me è una congiura di quelli che lavorano in ufficio: lamentarsi perennemente in modo che gli altri non si avvicinino a questa oasi di quiete e serenità.
Molto più bella di come mi era sempre stata dipinta.
In quello che passerà ai posteri come il periodo delle lacrime* addirittura ero felice di stare in ufficio un numero inconguo di ore: qui, la mia scrivania quotidianamente pulita dagli elfi notturni, i miei cassetti rigurgitanti di graffette, mollettine, puntine, postit colorati, il mio schermo gigante, il telefono che a differenza del suo collega muto a casa suona in continuazione, qui nulla e nessuno mi può fare male. Pensavo.
E quattro capi che non solo non mi cazziano mai ma addirittuara sono gentili e simpatici. E la mia collega del pomeriggio che mi fa i massaggi shatzu. Qaderni puliti e banchi a volontà, quanti ne vogli quando voglio. E la macchinetta del caffè di George Clooney e lo stipetto della cucina rifonito di PanDiStelle e MordiMela. La routine rassicurante, gli orari stabili, il portiere sorridente che mi chiacchera mentre ritiro la posta e i giornali, il panettiere che ora mi conosce e mi offre i pasticcini.
Secondo me è una congiura di quelli che lavorano in ufficio: lamentarsi perennemente in modo che gli altri non si avvicinino a questa oasi di quiete e serenità.
* converazione realmente avvenuta
Mala: Buongiorno
Farmacista: Buongiorno, dica
M.: Avrei bisogno… non so sigh se avete… sobbb, qualcosa per…
F (allibito): sta bene? un antidolorifico?
M.: No.. siggggh, mi serve qualcosa per… smettere…
F.: nicorette? … metadone?
M.: Ma nu… sob, per smettere di piangere! Vede? (volto rigato di lacrime, singhiozzi strazianti) Vado avanti così da due settimane…
F.: Magari qualcosa di omeopatico, eh? Valeriana?
M.: Nu… la valesighriana mi fa sobdormire
F.: Allora vediamo… (si volta verso lo scaffale)
M.: Anche dei piccoli tappi, per i dotti lacrimali. Sobbb. Funzionerebbero…
F.: …
M.: O qualcosa per il cuore…
Anche io lavoro in ufficio: faccio la pianta
Mala :-/
non c’è niente di meglio della routine per provare sicurezza.
e per smettere di piangere io mi faccio una dose di amiche
Ovviamente l’Elfuccio che ti sistema i cassettini, sono Io…
Ciccinnuz/Daggy
Ps: E chiudi il contenitore delle puntine che mi faccio sempre male.
Un elfo pignolo.
forse mi sbaglio, forse non ti interessa, ma un messaggio non può far male: sul mal d’amore ci sono terapie valide e nemmeno troppo costose, quarda qua:
http://www.maldamore.it/Progetto_MALdAMORE.htm
se non sei vicina a nessuna delle cità elencate prova a chiedere se ci sono altri seminari, so che ne sono stati fatti anche a brescia
Vaaaaaaaaale.
Smetti di piangere così.
Chiudi gli occhi.
Pensa a un bambino di nome Micheal Giancarlo.
E’ in ascensore.
Preme il tasto “blocc”.
Parla con quelli della sicurezza fingendosi una vecchietta con crisi d’asma e borse della spesa.
Quelli della sicurezza hanno una telecamera nell’ascensore e vedono tutto.
Come va?
Una volta funzionava!!!
Se non funge prova questa.
Una ragazza.
Con la pelle bianca e candida.
un giorno di mattina va al bar a prendere il caffè.
Il solito bar.
Ci va ogni mattina.
Esce dal bar.
C’è un gradino.
C’è sempre stato.
La ragazza non lo vede e cade faccia a terra. Per miracolo non si spacca i denti.
Poi prima piange.
Poi ride in faccia a quelli che cercano d’aiutarla. Ma proprio ride. La ragazza ha senso dell’humor.
Bella no?
Questa è nuova ma era più efficace vederla proprio. Midispiace, te la sei persa. Ma se vuoi ci becchiamo e rifaccio. Quando vuoi Cara.
Un bacio
K
la vita d’ufficio ti fa il culo quadrato.
certo…noi ci si lamenta spesso della vita d’ufficio. Ma: si tratta di puro culo. Dove lavoravo prima ero a termine e il mio ufficio mi piaceva un sacco…come dici tu, capi splendidi, colleghi speciali…etc…Ma appunto, ero a termine e ho dovuto cercare altro. Ora sto in un ufficio dove di buono c’era l’ambiente (dato che il lavoro di per se’ e’ ripetitivo) ma ogni mese ho “perso” qualcuno a cui mi legavo perche’ trovava altro, etc…Risultato: non solo hanno cambiato la logistica dell’ufficio che da grande e allegro open space e’ divenuto un ammasso di muri che dividono i reparti ma mi ritrovo sola con una collega con la quale tutta questa affinita’ non c’e’…inoltre e’ una provocatrice, voltafaccia…etc… (non mi dilungo). Ergo: bisogna avere solo culo