La sorpesa più scontata.
Rientrare a Milano con cinque giorni di anticipo, e andarlo a prendere al lavoro.
Mi impegno al telefono, per non tradirmi. Chissà se sente che sto ridendo dentro.
E insistere per anticipare la partenza di un’ulteriore quarto d’ora.
E passare il viaggio pregustando la sua faccia, il suo sguardo, il suo sorriso.
Corro da lui. Felice.
La sorpesa più scontata.
La migliore è stata trovarci, la sorpresa vera ed inaspettata. Io a confonto del destino che ci ha portato l’uno nelle braccia dell’altro sono solo una dilettante.
Ma anche la mia sorpresa non è male.
La più scontata, ma sempre d’effetto.
Come arrivare davanti al suo ufficio e trovarlo lingua in bocca con una bionda.
Non male, Amore. Anche questa non è male.
La sorpresa più scontata e banale.
Ziobbello. Litigarello. Eh. Oh. Cazzo. Minchia. Del resto…vabbè.
è una metafora, vero?
racconto o verità?
di solito il primo giorno a milano è perso al lavoro, non speso a prendere qualcuno,,, altro che banale…
vabbè…non è che si possa sempre essere originali…si fa fatica
ma dici sul serio…?
argh.
vabè, è stato bello.
Mai fare sorprese di questo tipo.
(^o^)
p.s.
comunque non ci credo che sia successo.
aperitivo comunque è annullato. ciao
Maccome?!? io volevo gli insulti!
Vabbè, racconto-verità sui miei timori infondati.
Greenwich, attendevo con ansia un tuo segno. Questo silenzio dimostra che sei più amico di Spad che della Puè. Sarai adeguatamente punito!