Niente da dichiarare

Niente da dichiarare

Lo scrivo così, per il gusto di farti salire dell’ansia, perché prima o poi lo troverai questo posto, me l’hai detto tu che ancora lo stavi cercando. E siccome siamo sempre stati molto bravi a non lasciarci in pace, a non ricercare il modo di essere quieti e felici, continuiamo le antiche tradizioni nel nome di tutto quello che non è stato.
Mentre tu dormivi e mentre fuori cadeva la pioggia io ho accarezzato con la punta delle dita la tua libreria. Tutti i libri che ho già letto, tutti quelli che vorrei leggere. E poi ho toccato i libri impilati sul tavolo, alcuni è pazzesco sono gli stessi che ho comprato la settimana scorsa. Ho spostato per farti un dispetto la disposizione dei portacandele, che sono ancora lì esattamente dov’erano anni fa. Poi li ho rimessi a posto, perché non avresti colto il lato umoristico. Ho guardato la tua cucina disordinata, come non me l’avevi mai mostrata, e ho pensato a tutte le volte in cui hai provato a nascondere quanto fossimo uguali.
Ho fatto la doccia, mentre tu dormivi, e poi ho aperto l’armadietto del bagno, ho usato la crema idratante per il viso che lei ha lasciato da te. O forse è ancora quella delle tua ex, comunque ho controllato che non fosse scaduta. E’ buona, anche se di una marca da supermercato, per una volta può andare.
E camminavo a piedi nudi sul rovere sbiancato dei tuoi pavimenti e mi immaginavo che sarei stata un incanto vestita con dei pantaloni bianchi di lino e una maglia taupe morbida sui fianchi, mi sarei presa cura delle orchidee e avrei controllato ogni pochi giorni la mia fertilità. In uno di quei mondi paralleli in cui le persone si incontrano nel momento giusto e provano ad essere quiete e felici e le cose vengono via facili, e le malinconie si allevano sotto vetro solo perché hanno un bel colore.

4 Responses »

  1. E’ davvero bella questa tua pagina di diario (di romanzo?). Non so chi tu sia (sono capitato in questo tuo blog scivolando da una pagina all’altra, mentre ancora mi trovo in ufficio – un openspace ormai deserto), ma ne sono felice. E’ un regalo di questo venerdi’

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