Someday he’ll come along
The man I love
No, non era lui. Mi dispiace.
Sì, c’era quel suo modo di camminare, e la sua pronuncia arrotata. C’erano giornate di sole e giornate di pioggia che si alternavano tra noi, e sempre un posto nuovo per fare l’amore.
E’ vero, l’ho amato. Ma non era lui, e ancora dopo tanto tempo un po’ mi dispiace.
And he’ll be big and strong
The man I love
Nessuno aveva le mani abbastanza grandi. Non ancora. Abbastanza grandi per ripararmi dal sole e dalla pioggia. Per afferrarmi prima che il vento mi portasse via, con le mie vele di pensieri e fantasie.
Nessuno ancora.
And when he comes my way
I’ll do my best to make him stay
Ti ho lasciato andare via. Scivolare lungo la mia vita, uscendo senza farmi male. Quasi. Scusami se non ti trattengo. Scusami se non ti costringo. Scusami se non lotto per averti un po’ più mio, un po’ più vicino. Lasciati perdere e dimenticare senza sofferenza, senza battaglie inutili, lasciati scivolare via.
He’ll look at me and smile
I’ll understand
And in a little while
He’ll take my hand
And though it seems absurd
I know we both won’t say a word
Dimmi, come fai? Sei bella. Sei tutta energia, e voce, e carne ammassata e sudante chiusa nel tuo abito nero. In alto in alto, nei tacchi a spillo, nei tuoi acuti, e giù nelle planate morbide e calde che fa la tua voce, e che sembrano metafore dei tuoi fianchi.
Come fai?
Canta ancora, canta che i miei pensieri si stanno sciogliendo e le mie mani iniziano a capire che senso vogliono avere.
Canta, che non vedo più te sul palco, ma un po’ della mia vita. Che non è tanta, ma cazzo se ne vale la pena.
Canta, che è una serata quasi perfetta. L’unica nota stonata, il divieto di fumare. Insulto al jazz, alla tradizione, a Milano, all’atmosfera e ai miei pensieri di stasera.
Ma tu continua a cantare. Ti sento anche da fuori.
Ciao tesoro… beh ora dovrai dirlo a Spad che questo post … canta.. canta… canta… è dedicato a me… così gli procuri il primo attacco di bile del Mundial ehehe baci
eheh Canta, canta, canta… canta che ti passa! (scusa, era più forte di me)
un bacio, un po’ blues e un po’ felino
ecco, arrivo tardi, dopo Canta.. adesso mancano solo Johnnydurelli e Musashimaru ed i compagni di merende di Pacciani ci sono tutti.. vabbè..
(“scusami se non lotto per averti un po’ più mio” è bellissima..)
Nell’attesa che arrivino, cosa faccio? Vi apparecchio la tavola?
(grazie, Maestro)
ma sti tre viaggiano sempre in.. coppia..??
mi cappotto da sola.
cazzo di battute che faccio!
ahahaha
ciao bella,
buona serata
Piacere, sono il Vanni.
mica ti ho linkato per niente, no?
a bella puella,
buon uichend pureattè
rodo
Mi potresti dire il nome della canzone? Mi piacerebbe sentirla.
(^o^)
«Come spesso mi accade mi ritiro sulla mia collina per valutare e concentrarmi, un po’ come faceva Achille che si defilava dalla guerra inizialmente. Contro Totti non ho nulla, ma se lui è al 70% io sono al 100 per cento”
italia – ghana 2 – 2
Una meraviglia, le scimmie.
s.
@Plettrude, che dici, ricambio?
@Piccolo, è una standard jazz. Si intola “The man I love”, e l’hanno cantata tutte le più grandi… Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Sarah Vaughan… qualunque versione è buona! Ti piacerà.
@Tothi, il blog sulla partita cardine dei mondiali AcheiVsTroiani credo sia qualche www più in là… comunque benvenuto!
@Sagami, meglio le pozze d’acqua calda però!
“una” standard?
Voi milanesi mettete tutto al femminile, azz….
Però….sul fumo…il jazz magari si ricrede…e soprattutto, senza fumo, la cantante ringrazia….
Ciao Fla’!
è vero che scombiniamo un po’ il genere delle cose… per rimediare, va bene se dico “una ballad standard”? E poi la cantante ha ringraziato per il fumo, invece: la canna che ci siamo fatte assieme a fine serata