Ti chiederei mille volte di rimanere nel mio letto, senza le fughe precipitose nel freddo.
Ti chiederei "resta", e nella tua presenza compatta troverei un altro perfetto alibi.
Un alibi comodo, da dormirci sopra tutta la notte e svegliarsi la mattina con quel senso di saturazione placida, berci su un bicchier d’acqua in modo che la giornata possa davvero ricominciare.
Ti vorrei costringere anche, ti vorrei allacciare a me e tenere stretto da non lasciarti andare via mai.
E’ l’unico modo che conosco per fornirti una via di fuga, il piano B, la scappatoia facile.
E invece tu esci dalla porta, e resti nella pancia, e non capisci che è quando te ne vai che mi innamori.
E io adesso come faccio, adesso che non ti ho chiesto di restare e mi sono lasciata innamorare un’altra volta… e a me chi lo regala il piano B, la scappatoia facile, la via di fuga?
feb15
tu rincorri quello che fugge… nella prossima fuggi tu…
Io la saturazione placida l’ho ritrovata solo dopo aver smesso di rincorrere (leggi: dopo aver abbandonato speranze di piani B).
Nel frattempo ci si lascia marinare nel limone.
So’ cartacce, comunque.
Vogliti bene, soprattutto.