Intimo conforto

Intimo conforto

Ieri sera, aperitivo mondano.
Finalmente, l’occasione giusta per sfoggiare i sandali comprati un paio di mesi fa, quei sandali che hanno iniziato a cantare nella mia testa "e mò quando ce metti" appena la commessa del negozio ha strisciato la banda magnetica della carta nel pos, quei sandali che hanno fatto esclamare a mio padre  "ho una figlia zoccola, rassegnamoci", quei sandali che fino a poco tempo fa rappresentavano l’apice della tamarraggine mai raggiunta nella mia vita, e che poi si sono rivelati ahimè solo un sintomo della mia svolta kitsch.
Insomma, tacco a spillo 12. Cromato.
A cui ho prontamente abbinato la pochette in strass argentati acquistata all’uopo in mattinata.
Per completare il quadro, niente di meglio del mio vestito-evidenziatore da Bond-Girl mancata e via! (Descrizione dell’abito per i giornalisti: giallo, rosa, arancione e verde, tutti declinati in sfumature Stabilo-Boss. Taglio anni ’60).

- Ma certo Amore, se devi fare pubbliche relazioni è giusto che io mi vesta adeguatamente, anche trascurando per una volta i miei saldi principi relativi alla praticità dell’indumento ed alla sobrietà che mi contraddistingue. Lo faccio per te, per farti fare bella figura.

Balle. 
Farti fare bella figura?
Come quando ho ingollato il pastiglione antibiotico aiutandomi con due belle sorsate di Negroni?
Ricordandomi immediatamente dopo del perchè sono mesi che non bevo più il Negroni, dell’episodio di devastazione psico-fisica in cui il caro cocktail mi aveva costretto, e che se l’avevo rimosso dalla mia top-ten-aperitiva evidentemente un motivo valido c’era?

Barcollante per il Negroni che mi ha riportato in quello stato di estasi che già mesi addietro mi aveva regalato, incerta sui tacchi vertiginosi, sfatta dal caldo torrido moralmente inaccettabile dal momento che ci trovavamo su una terrazza, cerco un degno appoggio per le mie chiappette.
All’orizzonte scorgo solo ed esclusivamente divanucci e sgabellini. Creati evidentemente da un designer con il gusto del diminutivo e del vezzeggiativo. Perchè nessuno misurava più di quei 35/40 centimetri dal suolo.
So il rischio a cui vado incontro. Eppure, non ho alternative.
Tentenno, pondero, rifletto, ma nello stato di ubriachezza molesta in cui verso non mi viene gran bene.
Ho solo la netta percezione che la somma di tacchi alti, gonna corta, seduta bassa possa avere conseguenze in netto conflitto con la mia intenzione di dare comunque un’immagine di me come di fanciulla composta e a modo.
Un pensiero mi attraversa rapido la mente, schivando Negroni e antibiotico, facendomi recuperare un istante di confortante, rassicurante lucidità.
Mi siedo, accavallo le gambe.
"Bella lì, ho le mutandine rosa shocking in tinta con l’abito!"

Edit: dalle foto disponibili si evince anche la mia recente tendenza ad accompagnarmi esclusivamente a uomini tricologicamente minimalisti.

17 Responses »

  1. Uffa, volevo venirci anch’io al… blogoaperitivo?

    Graziaperitivo?

    Aperitavito?

    Insomma, non volevo proprio mancare, a quella roba lì.

    - Musashi

  2. macchè..io nelle foto non ci ho capito nulla e perso la pasiensa…

    volevlo vedere la mala vestita da pennarello :P

    ma ancora sotto antibiotici stai?? secondo me ci stai prendendo gusto.. :P

    ciau

  3. Non capiro’ mai cos’e’ una pochette in strass, ma credo di essermi fatto un’idea di come fossi vestita grazie alla tua abile (…) descrizione per i giornalisti.

    (^o^)

  4. eheh… pbeneforti con questa mossa di intelligence si candida ad essere il mio 007! Finalmente il tassello mancante alla Bond-Girl fallita!

    @Piccolo, se guardi con attenzione, quella cosina grigetta che ho in mano è la pochette di strass argentati. E via che si svela un altro mistero.

    @Dadevoti, questo in realtà è solo un bene. Vedere quelle scarpe senza un’adeguata preparazione spirituale e morale potrebbe avere ripercussini gravissime sulla tua concezione della donna moderna e io personalmente non mi sento di accollarmi cotale e cotanta responsabilità :)

    @Ardez… ma che fine hai fatto? e poi… non barare e togliti il cappellino dall’avatar: vogliamo constatare la consistenza tricotillica!

  5. …tsk, puè, mi offendi, non notasti, temporibus illis in quel del MOM che ipertricotico longicrinito sono!? Certo, avevi occhi solo per A Spud. Te, e il tuo libretto da farti autografare. Tsk…

  6. @SpUd, figo? quale figo? c’era un figo vicino a me? e soprattutto… io non ho un lato destro!

    @Ardè, appunto: è passato taaanto tempo, che nel frattanto si è deforestata metà amazzonia. Puoterbbe essere successo un processo analogo inzona tempie tue, urge verifica!

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