Era entrato nella grande Biblioteca con l’abito di lino non tinto e una piuma di corvo tra le mani, trovata sul sentiero. Per un anno ed un giorno non parlò, fedele al giuramento prestato, ascoltando soltanto e ricordando. Di tutte quelle parole che avrebbe voluto dire piano piano non restava che un pallido silenzio nella sua immaginazione, mese dopo mese, sempre più labile. E quando venne il secondo giorno dopo lo scadere del primo anno gli chiesero cosa avesse dunque imparato, superata la prima prova. Un lungo sospiro simile ad un soffio lasciò le sue labbra, inarticolato. Estrasse da una piega dell’abito la piuma di corvo, ponendola tra le mani del maestro prima di incamminarsi verso il fondo della sala. Il maestro guardò la piuma compiaciuto, con lo stesso sorriso che gli è poi restato sulle labbra quando dal fondo della sala l’allievo lanciò il pugnale che gli si conficcò tra le scapole.
Nella grande Biblioteca a tutt’oggi c’è ancora silenzio.
Nella grande Biblioteca a tutt’oggi c’è ancora silenzio.
Continuate a scambiarvi messaggi e poesie?
mai fatto, in realtà.
non è che parlo sempre di me eh, che poi alla prossima mi chiedi se ho recuperato il pugnale dalla schiena del maestro..
Che acidita’!
Faceva male il coltello in mezzo alla schiena?
ma tu assecondali no?
“si, giro sempre con piume di vari uccelli in tasca”
ehm
non so se rispondesse a qualcosa o a qualcuno, in quel caso, me li sono persa, però mi è piaciuto molto. molto molto.
ma sempre applausi, diamine
Chapeau
Quanto tempo …
il Ciccino esasperato XD
vale, che fai, ti nascondi?
lanci il pugnale e poi nascondi il braccio?
bello.
lanci il pugnale e poi ti nascondi?
bello.