Guido

Guido
Guido ha cinque anni. Le dita piccine e morbide. Gli occhi grandi. Guido quando mi vede mi abbraccia, è un orsachiotto, e poi inizia a parlare. Dell’asilo, della maestra, della mamma. Io lo riporto sulle note, sulla diteggiatura, sui ritmi. Ma lui scappa ancora e fa domande.

- Tu hai un bambino?
- No Guido
- E perchè no?
- …vediamo… perchè io ho già i bambini come te, che vengono a suonare
- No, ma io dico, perchè non hai un bambino tuo? Come la mia mamma?
- Eh, ma io non sono una mamma
- E allora cosa sei? Sei una bambina?
- Sì, sono una bambina grande
- Però sei bella come la mia mamma
- Grazie Guido, che complimento bellissimo
- Sì però poi quando diventi più grande e non sei più una bambina grande e diventi una mamma…
- Dimmi…
- Però poi io posso lo stesso venire a fare pianoforte?

Guido ha cinque anni. E io non so mai cosa rispondergli, allora lo riporto sulle note, sui ritmi, sui tasti.

8 Responses »

  1. E io che come maestra di pianoforte ho avuto una mamma, la mia?

    Che nervi.

    (goditi guido, mala, perchè come ben sai, presto crescerà… e diventerà pure lui un odiosissimo brufalobill..)

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