La luce nei chiostri era sempre troppo slavata, la biblioteca era sempre un po’ troppo satura di ormoni, le voci sempre squillanti, le bacheche troppo colorate.
Io per decorarmi avevo scelto filosofia.
Per chiudermi in una torre silenziosa di pensieri. Per farmi catturare, prigioniera, per ridurmi ad una candelina pallida e sottile consumata nello sforzo di comprensione e ricerca.
Troppi pappagalli, troppe pose, troppa gente, troppa ignoranza, troppa voglia di emergere, troppi falsi artisti, troppi falsi intellettuali, troppi atteggiamenti, troppi modi di dire, troppi modi di fare, troppi modi di essere sempre banali nello sforzo sterile di volersi distinguere.
Quando io apro un libro, voglio ancora sentrimi un monaco. Quando apro un libro, non ho più i capelli lunghi e il sorriso, ho solo un sentimento piccolo piccolo, piccolo desiderio di immolare le mie sinapsi allo sforzo, consumandomi in ogni piccolo mistero prosciolto, piccolo sacrificio di vanità.
Io per decorarmi avevo scelto filosofia.
Per chiudermi in una torre silenziosa di pensieri. Per farmi catturare, prigioniera, per ridurmi ad una candelina pallida e sottile consumata nello sforzo di comprensione e ricerca.
Troppi pappagalli, troppe pose, troppa gente, troppa ignoranza, troppa voglia di emergere, troppi falsi artisti, troppi falsi intellettuali, troppi atteggiamenti, troppi modi di dire, troppi modi di fare, troppi modi di essere sempre banali nello sforzo sterile di volersi distinguere.
Quando io apro un libro, voglio ancora sentrimi un monaco. Quando apro un libro, non ho più i capelli lunghi e il sorriso, ho solo un sentimento piccolo piccolo, piccolo desiderio di immolare le mie sinapsi allo sforzo, consumandomi in ogni piccolo mistero prosciolto, piccolo sacrificio di vanità.
Barbara, Celarent, Darii, Ferioque: lava i miei peccati
Cesare, Camestres, Festino, Baroco: monda i miei pensieri
Darapti, Datisi, Bocardo, Ferison: annulla la mia ambizione
Bamalip, Calemes, Dimatis, Fesapo, Fresison: inghiotti la vanità del mondo
Consumami come una candela pallida.
quanto potere a un sillogismo… ma ad esempio:
trombare è un atto di natura
l’atto di natura è qualcosa di sano
trombare è una cosa sana
ho fatto una barbara?
mmmhhh
così ad occhio dovresti riformularlo in
“trombare è un atto di natura
tutti gli atti di natura sono sani
trombare è un atto sano”
e sarebbe un dimatis, ad occhio…
ero io prima, la vale… cioè non te, io no?
volevo segnalarti lei
http://monnalisa.splinder.com/
lei ha cuore anima ironia in abbondanza e ha uno stile che ti può piacere
ussigùr, non fare così che poi mi vengono le crisi di identità (a proposito, l’ha smessa il mio moroso di chiamare te quando vuole chiamare me, o persiste?). Corro a vedere la tua segnalazione, so che sai quel che mi stuzzica. A sabato bimba!
complimenti per il post!
molto bello..
mi piace un sacco la frase “consumami come una candela pallida”.. troppo bella.. mi hai emozionato.. le tue parole mi hanno emozionato!!!
ciaoooooooo