Mi avevi dato una foglia, attorcigliata attorno ad un bastoncino e legata con lo spago. Sul bastoncino c’era scritto “ti amo”, in inchiostro rosso.
Mi avevi detto: “Prometti che non lo guardi finché non sei a Milano”.
Io invece avevo scartato la foglia subito, strappando lo spago, e avrei voluto uscire di nuovo in giardino e cercarti.
Invece ho fatto finta di essere onesta, e quando ti ho rivisto dopo dei mesi non ne abbiamo parlato più.
Saranno passati più di quindici anni ormai. Il bastoncino l’ ho conservato assieme al bene che ti voglio.
[per Matteo, ovunque gli capiti di essere stato tutto questo tempo]