Category Archives: Malamusic

C'ho il mal di Dente*

C'ho il mal di Dente*

Lui sta lì tutto magro e spettinato, con la sua chitarra, le luci, le freddure, l’asta del microfono che non si blocca e alla fine di ogni canzone a me viene voglia di andargli vicino e dirgli di non preoccuparsi, che tutto andrà bene, anche se scrive cose che strizzano il cuore poi le può sempre cambiare. E che anche a me piacciono le canzoni che finiscono tristi e fa bene a finirle così le sue, anche se poi mi viene voglia di dirgli “dai, adesso la finiamo bene: l’ultima strofa e facciamo andare tutto a posto”.

* lo so che questo titolo è penoso, ma cosa ci vogliamo fare? ormai è lì

Cose di solfeggio

Cose di solfeggio

All’inizio devi decifrare. Ad ogni segno sul pentagramma dare il nome della nota, cercare il tasto corrispondente e pensare a quale dito lo deve suonare e poi verificare con l’orecchio se è più o meno giusto.
Segno, nome, tasto, dito, suono. E poi un altro. Segno, nome, tasto, dito, suono. E poi un altro. E un altro ancora.
Si impara a “leggere” la musica, ma non è come imparare a leggere, e nemmeno come imparare una nuova lingua. E’ un linguaggio che diventa gesto e poi diventa suono, e i passaggi sono lunghi e macchinosi.
Segno. Nome. Tasto. Dito. Suono.
Poi passano i mesi. E gli anni. Ogni giorno, tutti i giorni, tante ore.
Ti sembra di padroneggiare ormai quel processo di traduzione perché i problemi si sono spostati dal decifrare “segno-nome-tasto” a “dito-suono”. Non sei più preoccupato dal leggere, sei preoccupato dal gesto.
E passano le ore, tante ore, tutti i giorni. Per mesi e per anni.
E le mani rispondono: sai quale gesto corrisponde a quale suono. Il polso, l’avambraccio, la spalla, fino al peso della schiena e a come puntare il piede: tutto è funzionale solo al suono.
Torni indietro e ti accorgi che non leggi più.
Ogni nota sul pentagramma ha perso il suo nome. Non sai quale dito corrisponda a quale tasto. Il pentagramma è un arabesco di forme, note ammucchiate, incatenate, aggrovigliate, allungate: sono solo forme. Le guardi così come sono tutte insieme nei loro disegni. E nella testa immagini il suono che stanno a significare. E le mani si appoggiano ai tasti  e senza mediazione ti portano quel suono.
E hai passato ore e mesi e anni ad imparare un linguaggio che è diventato veramente tuo nel momento in cui lo hai dimenticato. Distrazione dell’artista, non ti sei ovviamente accorto nemmeno di quando è successo.

We all need to be alone

We all need to be alone

We All Need To Be Alone

Era sera tardi e non avevamo mangiato. Tu guidavi e sceglievi la musica mentre parlavamo di niente, con leggerezza. La strada era bagnata dalla pioggia e rifletteva nelle pozze le luci gialle dei lampioni, il cielo era nero nero e i palazzi erano così lucidi da sembrare nuovi. Un ragazzo occupava quasi tutta la corsia su una bicicletta altissima, come quelle del 1800: una ruota enorme e lui in alto a pedalare. Mi ricordo che quando ti ho chiesto come avrebbe fatto a scendere tu mi hai risposto “piuttosto, come ha fatto a salire?”. Poi l’abbiamo superato, abbiamo svoltato a destra e ripreso il filo delle nostre conversazioni sconclusionate.
Mi stupisce la mia recidiva abilità di registrare ogni dettaglio.
Mi piace la mia recidiva abilità di non dare troppo peso alla poesia.

10 cose che un amico fa

10 cose che un amico fa

Breathless

1. non si scandalizza quando lo avvisi che arriverai con mezz’ora di ritardo

2. se ne infischia della tua dieta e ti cucina una cena delizosa a base di carboidrati

3. ti ascolta mentre racconti le tue disavventure sentimentali, commentando solo di tanto in tanto

4. si permette senza timore di dirti dove e quando ti sei comportata da stronza

5. non si permetterebbe mai di dirti dove e quando hai sbagliato

6. ti racconta storie torbide e complicate per aiutarti a mettere tutto in prospettiva

7. ha sempre una torta di cioccolato da offrirti. a volte solo cioccolato, a volte cioccolato e pere, a volte cioccolato e arancia

8. ti porta in camera da letto e ti bacia

9. ti fa ridere dopo aver fatto l’amore, mentre ti rivesti e mentre ti accompagna a casa

10. ti vuole bene e si fa voler bene

Many shades of black

Many shades of black

Many Shades Of Black

Just to let you know. Just to do my head in, a little more. Just to get my head ’round it, or at least that’s what I’m trying to do.

It’s not time for rage anymore. But we are so fucked up, my dear, we have been so wrong and for so long there isn’t any easy way out. Nor way in. But still, we are such a mess that there’s no way we aren’t going to sort this out.

Don’t say you need love (I know you do)

Don’t say you need love (I know you do)

Don’t Say You Need Love (I Know You Do)

Poi c’è stata quella sera in cui pioveva e io uscivo dal locale infilandomi la giacca di fretta. Mi hai raggiunto ai tornelli della metropolitana, mi hai stretto un braccio e allora ti ho detto “camminiamo” e siamo tornati fuori, sotto la pioggia, a camminare e parlare. E io piangevo e i capelli mi si attaccavano alla fronte e volevo solo che tu me li scostassi dicendo che sarebbe andato tutto bene. Invece continuavamo a camminare e parlare, finchè davanti ad una chiesa mi sono girata, mi sono messa di fronte a te e ti ho detto che eri un vigliacco e un ipocrita e tu ancora non hai fatto nulla, e ti ho chiamato coniglio e bastardo e tu non hai detto nulla. Continuavi a non fare nulla, se non farti venire un’espressione triste sugli occhi, ma io stavo piangendo e volevo che mi dicessi qualcosa per farmi smettere, così siccome non succedeva mai ho ricominciato a camminare e tu hai ricominciato a sentirti nel giusto e io ero furibonda e tu appena un po’ triste e abbiamo ancora camminato e camminato finchè non sono arrivata ad una fermata di un autobus che poteva andare bene e tu mi hai messo una mano sulla spalla e hai scosso la testa e mi hai lasciata salire sull’autobus. E io ti odiavo per tutto quello che non eri stato capace di fare, e tu invece eri solo un po’ triste, e io quella notte non ho dormito pensando che tu stavi invece dormendo e facendo sogni appena un po’ tristi e mi sono alzata, ho lavato via la pioggia dai capelli e ho deciso che non valevi più niente e per tre giorni ho pensato a com’eri prima e com’eri ora che non valevi più niente, ed ero anche io un po’ triste. E tu invece eri furibondo, e me lo hai detto e da lì abbiamo ricominciato a valere qualcosa.

Twitter Singup Number 5 – Always Tweet on the Bright Side of Life

Twitter Singup Number 5 – Always Tweet on the Bright Side of Life

Twitter Singup

E’ stato un periodo di “quelli un po’ così”. Di quelli in cui vorresti scrivere sul tuo blog, ma alla fine decidi che è meglio uscire ed affrontare il Mondo Sporco e Bastardo.  O forse è solo che hai abbastanza energie giusto per tirarti fuori dal letto e buttarti in una metropolitana umida, sopravvivere alla giornata e ricominciare il tutto dopo poche ore di sonno disturbato.

E’ stato un periodo di “quelli un po’ così”.  Speriamo sia passato. Le farfalle nello stomaco dicono di sì. Io vorrei non fidarmi, ma preferisco un’illusione ad un altro periodo di “quelli un po’ così”.

Canzone a tema, e Twitter follie:

Some things in life are bad
They can really make you mad
Other things just make you swear and curse.
When you’re chewing on life’s gristle
Don’t grumble, give a whistle
And this’ll help things turn out for the best…

And…always look on the bright side of life…
Always look on the light side of life…

If life seems jolly rotten
There’s something you’ve forgotten
And that’s to laugh and smile and dance and sing.
When you’re feeling in the dumps
Don’t be silly chumps
Just purse your lips and whistle – that’s the thing.

And…always look on the bright side of life…
Always look on the light side of life…

For life is quite absurd
And death’s the final word
You must always face the curtain with a bow.
Forget about your sin – give the audience a grin
Enjoy it – it’s your last chance anyhow.

So always look on the bright side of death
Just before you draw your terminal breath

Life’s a piece of shit
When you look at it
Life’s a laugh and death’s a joke, it’s true.
You’ll see it’s all a show
Keep ‘em laughing as you go
Just remember that the last laugh is on you.

And always look on the bright side of life…
Always look on the right side of life…
(Come on guys, cheer up!)
Always look on the bright side of life…
Always look on the bright side of life…
(Worse things happen at sea, you know.)
Always look on the bright side of life…
(I mean – what have you got to lose?)
(You know, you come from nothing – you’re going back to nothing.
What have you lost? Nothing!)
Always look on the right side of life…