E’ vero. Ho qualche problema con il calcare.
Calcare la mano, mi capita spesso.
Calcare il passo giusto, mi capita già molto meno.
E’ vero. Sono troppo trasparente.
Un oblò aperto, fosse un occhio, sulle mie centrifughe di parole e colori.
E a volte sbaglio, e sembra che sia diventato tutto rosa.
E’ vero, mi aspetto da te qualcosa.
Additivi, per gestire meglio le mie fibre.
Ammorbidente, basta il timbro della tua voce calda sulla spalla a svegliarmi.
Questi i miei difetti, è vero, ne ho anche io.
Ma lascia che mi prenda cura dei tuoi pensieri sporchi.
A novanta gradi, te li restituirò come nuovi.
Stile già visto da qualche parte…
Non ho capito se si parla di lavatrici o di trigonometria.
(che volgare sunt)
Capito, hai dimenticato il Calfort.
Devi mettere in prosa anche la lista delle faccende di casa adessso?
SEI SORPRENDENTE… PER ME
Erosa è la spiaggia
dalle mani liquide del mare
con bianche dita spumose
scava evidenziando multiformi
scogli lisci, scuri, chiari
nascosti negli anni
da una miriade d’oro spazzato
dal vento di scirocco fino a carezzare
la strada, lunga lingua d’asfalto
che segue la costa