C’erano due cose che più di tutto odiava nella vita: i pantaloncini di tartan verdi e le zucchine.
Invece aveva una felpa blu, con Snoopy, di cui andava fierissima. I capelli sempre tagliati corti.
Mi ricordo la sua mano alzata, protesa. Ma è inutile in un mondo difficile essere bravi. E così, quella manina piccola che sapeva tutte le risposte un giorno ha deciso di non alzarla più. E infatti, in un mondo difficile, nessuno si è accorto della differenza.
Inventava sempre giochi meravigliosi, fatti di mondi e personaggi incredibili. Mentre le altre giocavano all’elastico, giocava nella sua testa. Quando le chiedevano "Ma ti sei incantata?" scrollava solo un po’ le spalle, e faceva un gesto con la manina, come per dire "Sì, no, fa niente".
Ma non è vero che faceva niente. Non è mai "fa niente". Fa male.
Come le mani. Sempre torturate, con le unghie mangiate, corte, sanguinolente, e le pelli strappate fino alle nocche. Era curiosa e spudorata, ma si vergognava un sacco quando la mandavano dal prestinaio, perchè le vecchiette le passavano davanti e lei non sapeva farglielo notare.
"Lacrime in tasca", la chiamavate. Perchè sentiva delle cose che nella testa di una bambina non ci potevano stare, e da qualche parte dovevano pur uscire. Dagli occhi, con le lacrime. Ad ogni occasione buona.
Fra sette giorni saranno sette anni. All’incirca.
Solo per dirti, così, che è passato del tempo. Ti ho uccisa allora, credendo ad una promessa non vera. Ti ho uccisa, ed è forse la cosa migliore che ho fatto per te. Ma non ti dimentico.
se non dimentichi non hai ucciso.
vabbè… io ti sono stata solidale… adesso siimi solidale tu.
puoi fare una scenata a quel cumulo di testosterone che ti gira per casa e dirgli che se proprio deve tornare alla 1 di notte, può non coinvolgere il mio uomo, che sono giorni che non lo vedo e mi doveva scaldare il letto e invece si è fatto sentire alla 1 meno 1/4 per chiedermi se lo aspettavo un’altra mezz’ora? grazie, sei la mia migliore amica (vale)
povero spad .-.
Comunque, tornando al post.
Mala, io non so a chi ti riferisci, probabilmente a te stessa. Foscolo, nei sepolcri, esprimeva il suo pensiero, ovvero che una persona sarebbe continuata ad esistere, pure dopo la morte, fino a quando qualcuno l’avrebbe ricordata.
La persona a cui tu ti riferisci, quindi, continua ad esistere.
Commento che ha alte probabilità di essere andato fuori bersaglio, ma vabbè, pazienza.
Non c’entra nulla, lo so.
Ma fa qualcosa per quella mezza ciliegia, te ne prego.
Certi “compleanni” sono più sentiti di quelli veri. Io festeggio la notte di santa Lucia, morta una vive l’altra.
bacio
s.
Julith, ti presento Greenwich. Greenwich, questa è Julith. Andate, e moltiplicatevi
Vale: instillare il senso di colpa. Tipo, ieri mi sono fatta venire la febbre. Funziona sempre. Comunque, al grido “unite nella lotta, R che si f****” vado a sfoderare il mio migliore mattarello per perorare le tue sacrosante ragioni.
Laflauta, ma nell’altra mezza c’è il bruco… pare brutto sbandierarlo
Sagami, centro. Bacio
Se ho capito, allora non dev’essere stata un’esperienza piacevole. Ma alcune volte fa bene ricordarsi certi avvenimenti, anche se dolorosi. Servono per non fare gli stessi sbagli in futuro.
(^o^)
p.s.
Secondo me avrebbe amato le ciliege.
Non sarà che parli di te stessa, Puè?
Oddio, il prestinaio. Quanto tempo che non sentivo questo termine.
Sette anni? No, forse un po’ di meno. Ma tant’è.
piacere
dannazione, sei una trivellatrice di anime tu.
wow
grazie per il brivido
rodo
sì, ho finito or ora.
ammazzava ma non dimenticava
quella smorfia sul volto che non dava
soddisfazione, e faceva la brava
brancolando tra la rava e la fava.