Scendo dalla macchina. Aria fresca sul collo, sui capelli, lungo le braccia. Infilo la felpina e chiudo gli occhi.
Finalmente sono tornata.
Bella la stazione, bianca, belli i palazzi liberty, bianchi, belli i balconi, i portoni, i muri con le loro scritte: nel blu scuro della serata, i lampioni gialli appena accesi, l’intermittenza verde della croce dalla farmacia, l’asfalto grigio chiaro, grigio scuro, nero, a toppe per i lavori recenti. I fanali delle auto. La punta rossa della mia sigaretta.
Mi è mancata Milano. La sua bellezza lenta. Non come quelle città puttane che in 5 giorni ti danno tutto e ti lasciano una cartolina in ricordo. Mi sono mancati i suoi colori senza trucco, i suoi odori, la sua carezza continua, la sua accoglienza discreta. I luoghi, non tanto. La combinazione di asfalto, pavè e rotaie. Gli scorci inattesi, i cantieri aperti. Il gioco dell’aria nelle strade. I suoi rumori.
- Bentornata, Puella
- Ciao, Milano
Vincenzo dice che sei fredda, frenetica e senza pietà
ma è cretino e poi vive a Roma e che ne sa
- Noialtri a Viareggio s’ha ‘l mare, bellissimo
- Noi a Roma c’avemo tutto, e pure de ppiù
- Noi a Potenza non teniamo niente, però la gente…
- Noi a Bergamo ci conosciamo tutti
- Ma voi, a Milano, come fate? con quel freddo…
- Ma voi, a Milano, come fate? con quel traffico…
- Ma voi, a Milano, come fate? con quel grigio…
- Ma voi, a Milano, come fate?
- Infatti… è per questo che noi a Milano pensiamo solo a lavorare, non ci salutiamo e l’unica arte che abbiamo sviluppato è quella dell’aperitivo
- Poi, voi milanesi proprio non avete il senso dell’umorismo
Ecco, appunto.
Oh Milano, fa di me quello che vuoi
Quasi quasi mi hai convinto.
Metto nel casseto il mio piano di distruzione totale della citta’ mediante armi nucleari che vado progettando da anni.
p.s. Sei consapevole che dopo aver scritto questa roba sia io che te verremo tenuti sotto strettissimo controllo dall’Intelligence di tutto il mondo?
Magari stasera, mentre torni a casa, una macchina nera potrebbe prelevarti.
E mai piu’ nulla si seppe della Malapuella.
Almeno vedo se sei veramente Spad.
p.p.s Bentornata
noialtri, in north-tuscany, ‘un ci s’ha una sega ma ci si contenta lo stesso.
Già che ci siamo: milano mia portami via ho tanto freddo e schifo e non ne posso più
L’unica cosa che non posso sopportare di Milano e’ l’asfalto-chewingum.
(^o^)
La milanesità acuta e cronica…Alla fine, non sarà poi male, dài…
Bentornata Malapuè!
A tratti riesco anche ad essere d’accordo con te, su Milano.
Beh, oddio, mi ricorda quella ragazza che mentre sviaggiavamo allegri e ubriachi in tangenziale diceva a me “figa, il vero italiano è il milanese“.
Capisco comunque la nostalgia. Casa è casa, stop.
Greenwich ma tu non eri morto?
Cazzo fai, resusciti?
si vabbè ma roma è un’altra cosa!
(ma lo sai che sono contento che sei tornata!? chissà perchè poi)
ciao…scusa se mi intrometto…io abito dalle parti di simone e odio milano…per tutti i motivi che hai detto…
bo,sarà che son più paesanotta…ma nelle città che ho visitato la gente è più cordiale e accogliente che nella capitale del lvoro(come la definisco io)…
Però è pur sempre la tua terra quindi BENTORNATA!!!
male che mi vada il resto della giornata bhe.. almeno una cosa quando andrò a letto lho imparata: ma quanto calza la definizione di città puttana! quella che in 5 giorni ti da tutto.. mi impegnero a leggerti spesso..mi sa che merita questo blog.. first time here