Monthly Archives: giugno 2010

Ti voglio leggere

Ti voglio leggere

Io lo giuro, davvero, croce sul cuore: non c’è stata nessuna premeditazione. E’ solo che oggi pioveva e avevo bisogno di un rifugio durante la pausa pranzo che di solito passo spaparanzata al parco con un libro in mano. E così, forse inconsciamente guidata dall’insoddisfazione di dover saltare la mia oretta di lettura ricreativa, mi sono diretta in libreria. Ecco sì: è stata colpa dell’inconscio e della pioggia. Poi appena sono entrata in libreria ho visto questa pila di libri dalla copertina colorata e mi è venuto spontaneo prenderne uno in mano, e poi ho letto il titolo e non ho fatto quasi a tempo a realizzare che avevo appena letto su un socialnettuò che oggi proprio oggi sarebbe uscito quel libro proprio quel libro di questa ragazza proprio questa qua che già mi trovavo alla cassa, bancomat in mano, pin inserito, libro in busta. E cosa avrei dovuto fare, eh? Riportarlo indietro?

Quindi ci stai dicendo che non volevi comprare il libro incriminato?

Esatto. Ma non solo nel senso che mi sarebbe stato indifferente comprarlo o meno. Proprio non volevo, ero contraria, ero fermamente convinta mentre leggevo dell’imminente uscita di questo libro sui socialnettuò che mai e per nessuna ragione al mondo l’avrei comprato. Proprio non volevo. Io. No.

E perché tanto astio?

No, ma quale astio? Nooo… e che paroloni…

Sì insomma: eri determinata a tutto pur di non comprarlo. E poi esattamente il giorno in cui esce in libreria ti fiondi in pausa pranzo e te ne procuri una copia. Cos’è successo? Siamo qui per capire… cosa ti ha fatto cambiare idea?

Mah… saranno stati tanti fattori… uno scherzo del mio inconscio. Le lusinghe del marketing 2.0. La curiosità.

Ridillo.

Tanti fattori… un impulso inspiegabile, la voglia di capire.

Dai, dillo bene. L’invidia?

Hahahaha. Nooo! Ma quale invidia? Ma non scheriziamo! Di cosa dovrei essere invidiosa io? No…
*colpo di tosse imbarazzato*
Cioè: questa ragazza qua, cos’è che avrebbe per cui io dovrei essere invidiosa? Un blog? Ce l’ho anche io. La frangetta? Ce l’ho anche io. E’ bella? Io pure. Il fatto che alla mia età sia mamma, moglie e abbia appena pubblicato un libro? Sì, bello, c’è stato in effetti un momento in cui anche io avrei pensato che diventare mamma, moglie e scrivere un libro entro i trent’anni mi sarebbe piaciuto parecchio. No, ma l’ho superata quella fase io. No, no, queste cose a me mica interessano. Ecco. Oddio, un po’ mi viene da domandarmi perché il mio blog non se lo fila nessuno e il suo sì, e perché abbiano proposto di scrivere un libro a lei e a me no. E anche perché a me nessuno mi si piglia, insomma, non sono alta e bella come lei, però faccio ancora la mia porca figura e qui il tempo stringe, e poi lei si mette questi vestiti bellissimi che io fra poco non potrò più permettermi e ha delle scarpe troppo belle che io non mi posso già permettere adesso e la vita è terribilmente ingiusta perché anche io ho del talento, anche a me piace scrivere, e avrò pure il diritto di mettermi delle scarpe così belle e di avere un uomo che mi sostiene al mio fianco e mettere su famiglia e vedere risconosciuta la mia passione per la scrittura avendo il mio romanzo d’esordio pubblicato da una delle più importanti case editrici e il mondo è  ingiusto e crudele e sbagliato e tutte le cose belle sempre agli altri e a me mai e perché  perché perché?!?
*si ricompone*
Tu questa la chiami invidia? Dico, la chiami invidia questa? Non si vede che è pura curiosità antropologica?

(il post è  a forma di intervista per ovvie ragioni di invidia dato che non mi intervista nessuno)
(il post è a forma di pera per ovvie ragioni di invidia punto)